giovedì 3 febbraio 2011
venerdì 21 maggio 2010
La bellezza
venerdì 12 marzo 2010
Perché Caravaggio piace tanto?
Federico Zeri (1921-1998) lo paragonava al celebre regista Pier Paolo Pasolini, per la sua “ereticità” cattolica. L’eminente critico d’arte sosteneva che “c’è una forte affinità tra la fine di Pasolini e la fine di Caravaggio, perché in tutt’e due mi sembra che questa fine sia stata inventata, sceneggiata, diretta e interpretata da loro stessi”.
Nonostante la sua vita “malamente vissuta”, Caravaggio riesce però a rappresentare la bellezza dell’essere umano in modo sorprendente. Durante una conferenza presso la Galleria di OntoArte a Roma l’11/11/1992, Antonio Meneghetti ha posto l’accento sulla caratteristica principale di questo artista, ovvero “l’uso della luce sulla realtà psichica” dei personaggi dipinti, sottolineando però che “gli aspetti più belli dell’opera di Caravaggio non erano il risultato di una sua cosciente preparazione professionale, ma erano l’estrapolato del suo In Sé ontico [il suo progetto di natura, la sua anima], che comunque riusciva ad evadere dalle circoscrizioni del sistema o di chi gli commissionava l’opera”.
giovedì 4 febbraio 2010
Ontoarte Cinese
L'Ontoarte è un movimento di pensiero con cui si indicano tutte quelle manifestazioni artistiche che si motivano sempre dalla intenzionalità ontologico-umanistica, intesa come il formalizzato apriorico del nostro esistere. Fondatore e caposcuola è l'Accademico Prof. Antonio Meneghetti
Visita il sito dell'Ontoarte Cinese
venerdì 1 gennaio 2010
Lizori e l'ontoarte
Lizori non fu una semplice ristrutturazione o restauro, ma fu la forma artistica dell’Ontoarte. Di questa espressione dell’Ontoarte tutto fa parte, dalla scelta delle mattonelle alle scritte, dalle finestre alle ringhiere, fino alle pitture che decorano l’interno delle case, fino alla sistemazione delle aiuole.
martedì 27 ottobre 2009
From Ontopsychology to OntoArte
Ontopsychology looks at reality in a simple way, then carries out a process of drastic scientific ontology, for the essence of the existential subject. But it does not begin with ontology; that is, it is not a projection of this type of philosophy onto psychology. Ontopsychology begins at the clinical condition of the subject, here and now. It takes on the research from the beginning, advancing as it finds correspondence in nature – the aim for which the research began. It has thus made discoveries such as the monitor of deflection, and many other negative archetypes. Beyond all these layers, it finally encounters the In Sé (In-itself): the project intended by nature, the way in which the human being is positioned by Being. The demonstration of all these discoveries rests in the fact that it constitutes a knowledge that works. Hence, the certainty of the Ontopsychological method is in its functional utilitarianism: applying this method, one unfailingly obtains certain positive results.
This observation has given rise to many openings to and coincidences with all of the superior art of critical thought.
All the movement of the science of Ontopsychology tends toward OntoArte.
mercoledì 26 agosto 2009
Lezioni di OntoArte
Questo fatto, sta a sottolineare che i migliori valori civili sono ancora vivi, anche l’arte vera, educazione - punta d’ogni sana morale - ha ancora la sua storia in mezzo a noi.”
(La Repubblica 9/11/84 in merito alle Lezioni di OntoArte di Antonio Meneghetti al Campidoglio presso la Sala Promoteca)
domenica 21 giugno 2009
Scuola interanzionale di ontoarte
Con il caposcuola Prof. Antonio Meneghetti, essi hanno dato varie dimostrazioni di una nuova corrente d’arte che intende affermarsi nel mondo come l’Io operatore nell’In Sè ontico (l’Io operatore del Sé). Dall’arte psicoterapeutica di vivere, all’arte di essere. Questo è il significato dell’OntoArte.
Dall’arte di vivere all’arte di essere: questa è OntoArte.
È l’espressione artistica raggiunta dopo il training ontopsicologico.
venerdì 17 aprile 2009
Ontologia dell'architettura di Antonio Meneghetti
ONTOLOGIA DELL’ARCHITETTURA
7 - 8 - 14 - 15 LUGLIO 2007
Artista a sua volta, negli ultimi trent’anni ha stupito un pubblico internazionale sempre più vasto con una produzione che spazia dalla pittura alle sculture in cristallo di Murano, in oro, legno o ferro; dalla moda agli elementi d’arredo; dal design d’interni alla musica.
Le sue opere sono state esposte in grandi mostre sia in Italia (dalla Rocca Paolina a Perugia al Palazzo della Civiltà a Roma, da Castel dell’Ovo a Napoli, alle Corderie dell’Arsenale e poi a Palazzo Ducale a Venezia) che in Brasile, in Lettonia o in Russia (ad esempio all’Ermitage). Ha realizzato il restauro di Borgo S. Benedetto in Umbria (antico centro medievale situato nella valle spoletina), un modernissimo Centro congressi a Marudo alle porte di Milano, la struttura di “Sito Maestro” nel Lazio, un Centro culturale a Recanto Maestro in Brasile, a Bernia ed Ekaterimburgo in Russia, a Berlino e a Riga .
“Credo che lei abbia trovato per altra strada ciò che io ho rincorso per tutta la vita.” Con queste parole Oscar Niemeyer, ultimo superstite di quella grande generazione di architetti che ha aperto la strada all’architettura moderna, accoglieva a Rio de Janeiro il Diploma di OntoArte che gli veniva conferito honoris causa. E continua dicendo “Non so se sarà possibile rincontrarci. Personalmente spero di sì ma, se ciò non dovesse accadere, mi basta sapere che lei esiste”.
mercoledì 18 marzo 2009
L'arte di Antonio Meneghetti a Roma
OntoArte: l'arte di vivere con l'arte di essere.
Un concetto semplice e fondamentale che trova applicazione in tantissimi campi.
Il temperamento artistico del Professore Antonio Meneghetti trova un'alta espressione anche nel mondo della moda, in cui l'armonia interna dell'artista si completa con l'armonia dell'ambiente esterno.
Il 14 marzo 2009 è stata inaugurata la boutique Antonio Meneghetti a Roma, dove è possibile acquistare i modelli e gli accessori realizzati.
Per saperne di più visitare il sito.
lunedì 16 febbraio 2009
Ontoarte: è solo una corrente artistica?
Nel passaggio dall’intuizione alla realizzazione esterna attraverso la tecnica, i nostri sensi svolgono un ruolo cruciale di mediazione. Per questo, è inutile parlare di arte se prima non abbiamo appreso la naturale perfezione dei nostri sensi. Il buon gusto infatti è una variabile della perfezione, come sostiene il fondatore dell’OntoArte Antonio Meneghetti.
Se con il nostro organismo, con gli occhi o con le orecchie, si resta esposti alle intercettazioni di cose brutte, si diventa in quel modo, cioè diveniamo ciò che guardiamo. Viaggiando sul piano inconscio, infatti, queste informazioni strutturano il nostro corpo e anche gli organi interni. Ad esempio, guardare la TV con dipendenza curiosa, ascoltare fino in fondo certe notizie come vengono date, oppure certe canzoni, altera l’armonia meravigliosa che continuamente la vita scrive dentro di noi. Altrettanto inconsciamente, quando noi rendiamo aperta la nostra mente a cose veramente belle, allora anche noi diventiamo belli.
Non esiste niente di indifferente: tutto è buono o cattivo, non in sé, ma in relazione alla specificità di ognuno di noi.
Bisogna quindi saper provvedere alla propria sanità interiore e al proprio senso estetico, esercitando un costante raccoglimento interiore sul buon gusto. Ovviamente non è una necessità, ma è una scelta per chi vuole il piacere della vita.
lunedì 22 dicembre 2008
antonio Meneghetti e l'Ontoarte
per sapere tutto su antonio meneghetti e l'ontoarte
martedì 16 dicembre 2008
Eventi ontoarte in russia
Tra queste c'è la mostra "ONTOARTE" del Prof. Antonio Meneghetti
per visualizzare l'Elenco clicca qui
venerdì 14 novembre 2008
Arte, ontopsicologia e ontoarte
Movimento di pensiero con cui si indicano tutte quelle manifestazioni artistiche che si motivano sempre dalla intenzionalità ontologico-umanistica, intesa come il formalizzato apriorico del nostro esistere.
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Fondatore e caposcuola è l'Accademico Prof. Antonio Meneghetti, il quale durante un suo concerto a Roma, nel 1976, espone per la prima volta la motivazione base dell'OntoArte, distinguendone le coordinate.
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Nasce così, in contrapposizione ad un'arte che fino ad oggi ha rappresentato anche i momenti di un'intelligenza e di una percezione corrotta. Occorre invece che l'artista abbia un ordine interiore, una capacità dello spirito connessa all'ordine stesso della vita.
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L'OntoArte non si identifica con particolari stili, modi espressivi o tecniche istituzionali, ma presuppone che l'opera sia prima di tutto sana, semplice e vera. Quando si parla di sana si intende appunto che non deve essere la proiezione della malattia o della depressione o del fallimento dell'artista. L'OntoArte non si rispecchia nella visione che vuole l'arte come espressione del dolore, della depressione o del fallimento individuale, ma si posiziona come "essere per l'arte", il suo presupposto è "essere per la vita" il che comporta sanità, realizzazione, funzionalità e evoluzione creativa dell'essere artista.
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La capacità creativa proposta dall'OntoArte riguarda innanzitutto l'uomo esatto, l'uomo autentico. Come premessa professionale artistica, dobbiamo avere una persona realizzata che dopo aver già dimostrato la propria superiorità nel raggiungimento di obiettivi storici e sociali, ha continuamente bisogno di nuovi orizzonti. Il concetto appunto che l'OntoArte dà della creatività è che essa è soprattutto un compito davanti a se stessi. Si arriva appunto ad essere creativi capendo se stessi, passo dopo passo, indovinando quindi momento per momento la soluzione alle problematiche esistenziali secondo la propria specificità. Alla creatività non si arriva quindi per salti, ma si arriva guadagnando se stessi secondo la provocazione storico ambientale in continua crescita.
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I presupposti per poter parlare di OntoArte quindi possono essere così sintetizzati:
- Potenziale naturale per il bello da parte dell'artista;
- Capacità tecnica per l'espressione (quindi il tipo di scuola o accademia o artigianato);
- Capacità di formalizzare l'arte sull'intuizione o visione lirica della propria specificità.
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L'OntoArte non ha un fine terapeutico o di apprendimento tecnico: il suo intento è quello di rendere chiaro e proporzionato il senso interno del piacere estetico collegato o sincrono all'intenzionalità ontica della natura umana. Intenzionalità ontica, in questo caso, significa: come il principio progettante dell'ordine universale si presenzia o si rivela nel segno artistico. Il suo insegnamento è basato esclusivamente su criteri di soggettività funzionale: non si insegnano "idee fisse esterne", ma si educa la persona con potenzialità artistica ad inverare o "inventare" il miglior rapporto di estetica con se stesso.
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Ogni oggettivazione deve essere un'opera d'arte di fronte e all'interno di se stessi e deve portare ad un triplice risultato:
- l'effetto della funzionalità;
- l'effetto estetico;
- l'intuizione con l'essere trascendente.
Il fondatore: Accademico Professor Antonio Meneghetti
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Caposcuola e maestro della corrente di OntoArte, membro del Senato Accademico dell'Accademia Internazionale di Arte Moderna, con la motivazione di "Artista da ascrivere tra le più prestigiose figure del nostro tempo". I suoi quadri e le sue sculture sono state esposte in personali di esclusivo livello nazionale ed internazionale.
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· Ricercato designer di architettura per interni ed esterni. Come stilista di alta moda è stato insignito del Premio Internazionale "Personalità su misura" dalla Federazione Mondiale dei Maestri Sartori.
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Spesso ama definirsi: "Esattamente un uomo che quando pensa agli altri è scienziato e quando riflette sé è solo artista".
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Ha realizzato restauri di borghi medievali, edifici moderni, villaggi residenziali con sottolineamento e rinforzo dell'ecosistema naturale.
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È raffinato pianista d'un nuovo stile musicale.
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La sede della sua mostra permanente è a Trevi, Via Orvieto 15 (PG). Tel. (+39) 0742 381.367.
per informazioni
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