lunedì 17 novembre 2008

Come nasce

L’ OntoArte nasce dall’acume di Antonio Meneghetti un artista poliedrico, che nella sua vita ha saputo entrare da maestro in molte forme artistiche coltivandole ognuna in maniera somma.
Che sia pittura, scultura, musica, moda, design, architettura, poesia, ceramica, cristallo, le espressioni di questo artista portano con sé i supremi valori della somma arte dei geni del passato. È tra questi grandi che è cresciuto e la sua formazione artistica è stato lo studio diretto di artisti come Michelangelo, Raffaello, Perugino, Giotto etc. che per quindici anni ha vissuto,analizzato e contemplato ogni giorno.
Da loro ha assimilato non solo la sapienza tecnica ma anche e forse soprattutto i valori estetici e trascendenti che essi comunicano.
Questi valori lo hanno affascinato e l’hanno portato sempre di più alla convinzione che l’arte dovesse essere l’esaltazione della grandezza dello spirito dell’uomo e non il suo degrado come purtroppo, secondo me, da più di un secolo le manifestazioni artistiche testimoniano.
Quando si è appassionato all’artigianato non ha cercato maestri occasionali, ma li ha cercati nei luoghi dove creare oggetti è una vera e propria filosofia di vita.
Eccolo allora a studiare e a lavorare a fianco di maestri di Deruta , Gubbio, Firenze, Venezia. Facendo tutto sempre con amore del Bello e dimostrando sempre la sovranità dell’azione dell’uomo.
Questa ricerca costante del positivo dell’essere umano è stata sempre la sua motivazione, guida che l’ha portato a creare questa nuova corrente di pensiero e movimento artistico che è appunto l’OntoArte.
È un ‘Arte che nasce quindi da lontano, attraverso un percorso non comune di ricerca, sensibilità, intelligenza e passione.
Storicamente gli si dà inizio come esposizione concettuale in un evento–concerto del 1976.
Ha subito successo, chi ha avuto la fortuna di essere presente capisce subito che si sta aprendo una strada molto particolare e difficile ma che fa vedere però la vera luce dell’arte.
Nasce l’esigenza quindi di una scuola, dove finalmente non si impatta il solito maestro preoccupato di formare le brutte copie di se stesso, ma un ‘artista che oltre ad essere un sommo per sé sa dare secondo il meglio utile all’altro. Egli sa cogliere e potenziare il vero talento che l’allievo possiede ma che non sa ancora formalizzare in pieno.
Non una scuola di opinione, ma una scuola viva dove tutti sono protagonisti e dove si esalta tutti insieme il Bello, proposto secondo la Proporzione interiore di ognuno.
Ecco perché sin dall’inizio i corsi, le conferenze, i congressi, i seminari che il maestro ha realizzato sul tema della creatività, alla luce di questo nuovo pensiero,hanno visto sempre la partecipazione di centinaia di professionisti di ogni campo, pittori, scultori, architetti, musicisti, scrittori. L’OntoArte può essere applicata in ogni produzione artistica.
Non insegna uno stile ma ti fa riconoscere il tuo sempre in novità, ti apre al tuo maestro interiore. È la risposta tangibile per ogni operatore capace, sensibile e in seria ricerca.
Dal suo primo esordio quindi Meneghetti perfeziona diverse attività che vanno dai concerti a mostre.
Quando espone o insegna lo fa sempre seguendo un logica vitale ed estetica.
Ecco perché apre spazi espositivi, crea centri artistici in luoghi di particolare interesse culturale, ma che solo il suo acume ha saputo riconoscere mentre passavano inosservati per tanti altri.
Meneghetti riuscirà sin dall’inizio a essere operativo su più fronti.

venerdì 14 novembre 2008

Arte, ontopsicologia e ontoarte

Movimento di pensiero con cui si indicano tutte quelle manifestazioni artistiche che si motivano sempre dalla intenzionalità ontologico-umanistica, intesa come il formalizzato apriorico del nostro esistere.

  • Fondatore e caposcuola è l'Accademico Prof. Antonio Meneghetti, il quale durante un suo concerto a Roma, nel 1976, espone per la prima volta la motivazione base dell'OntoArte, distinguendone le coordinate.

  • Nasce così, in contrapposizione ad un'arte che fino ad oggi ha rappresentato anche i momenti di un'intelligenza e di una percezione corrotta. Occorre invece che l'artista abbia un ordine interiore, una capacità dello spirito connessa all'ordine stesso della vita.

  • L'OntoArte non si identifica con particolari stili, modi espressivi o tecniche istituzionali, ma presuppone che l'opera sia prima di tutto sana, semplice e vera. Quando si parla di sana si intende appunto che non deve essere la proiezione della malattia o della depressione o del fallimento dell'artista. L'OntoArte non si rispecchia nella visione che vuole l'arte come espressione del dolore, della depressione o del fallimento individuale, ma si posiziona come "essere per l'arte", il suo presupposto è "essere per la vita" il che comporta sanità, realizzazione, funzionalità e evoluzione creativa dell'essere artista.

  • La capacità creativa proposta dall'OntoArte riguarda innanzitutto l'uomo esatto, l'uomo autentico. Come premessa professionale artistica, dobbiamo avere una persona realizzata che dopo aver già dimostrato la propria superiorità nel raggiungimento di obiettivi storici e sociali, ha continuamente bisogno di nuovi orizzonti. Il concetto appunto che l'OntoArte dà della creatività è che essa è soprattutto un compito davanti a se stessi. Si arriva appunto ad essere creativi capendo se stessi, passo dopo passo, indovinando quindi momento per momento la soluzione alle problematiche esistenziali secondo la propria specificità. Alla creatività non si arriva quindi per salti, ma si arriva guadagnando se stessi secondo la provocazione storico ambientale in continua crescita.

  • I presupposti per poter parlare di OntoArte quindi possono essere così sintetizzati:

    1. Potenziale naturale per il bello da parte dell'artista;
    2. Capacità tecnica per l'espressione (quindi il tipo di scuola o accademia o artigianato);
    3. Capacità di formalizzare l'arte sull'intuizione o visione lirica della propria specificità.

  • L'OntoArte non ha un fine terapeutico o di apprendimento tecnico: il suo intento è quello di rendere chiaro e proporzionato il senso interno del piacere estetico collegato o sincrono all'intenzionalità ontica della natura umana. Intenzionalità ontica, in questo caso, significa: come il principio progettante dell'ordine universale si presenzia o si rivela nel segno artistico. Il suo insegnamento è basato esclusivamente su criteri di soggettività funzionale: non si insegnano "idee fisse esterne", ma si educa la persona con potenzialità artistica ad inverare o "inventare" il miglior rapporto di estetica con se stesso.

  • Ogni oggettivazione deve essere un'opera d'arte di fronte e all'interno di se stessi e deve portare ad un triplice risultato:

    1. l'effetto della funzionalità;
    2. l'effetto estetico;
    3. l'intuizione con l'essere trascendente.

Il fondatore: Accademico Professor Antonio Meneghetti

  • Caposcuola e maestro della corrente di OntoArte, membro del Senato Accademico dell'Accademia Internazionale di Arte Moderna, con la motivazione di "Artista da ascrivere tra le più prestigiose figure del nostro tempo". I suoi quadri e le sue sculture sono state esposte in personali di esclusivo livello nazionale ed internazionale.

  • · Ricercato designer di architettura per interni ed esterni. Come stilista di alta moda è stato insignito del Premio Internazionale "Personalità su misura" dalla Federazione Mondiale dei Maestri Sartori.

  • Spesso ama definirsi: "Esattamente un uomo che quando pensa agli altri è scienziato e quando riflette sé è solo artista".

  • Ha realizzato restauri di borghi medievali, edifici moderni, villaggi residenziali con sottolineamento e rinforzo dell'ecosistema naturale.

  • È raffinato pianista d'un nuovo stile musicale.

  • La sede della sua mostra permanente è a Trevi, Via Orvieto 15 (PG). Tel. (+39) 0742 381.367.


per informazioni
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